| Titolo: |
| «Sabbato mattina, che fu alli XVI... » |
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| Abstract: |
| Sabato 16 aprile il Cardinale Morone, Legato papale, è entrato in città; Andrea Doria, insieme all'Ambasciatore di Spagna, il Principe di Melfi e altri gentiluomini, l'ha incontrato quattro miglia fuori dal porto; è stato accolto da una salva di artiglieria. Sbarcato al ponte de' Calvi, il prelato ha trovato una cappella fatta appositamente perché si potesse vestire pontificalmente. È stato ricevuto dall'Arcivescovo (accompagnato dal clero che portava in processione molte reliquie) e dal Doge, sotto un baldacchino di damasco cremisi ornato d'oro. Vi erano i Procuratori e molti nobili personaggi. Nella chiesa di San Lorenzo si è cantato il Te Deum; le campane suonavano. Domenica 17 il Legato è andato nella chiesa di San Lorenzo e ha partecipato alla messa dello Spirito Santo cantata dall'Arcivescovo; erano presenti il Doge e l'Ambasciatore di Spagna. Al termine si è fatta la processione che non si era realizzata l'Ottava di Pasqua. |
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| Provenienza: |
Mantova, Archivio di Stato - Archivio Gonzaga
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| Segnatura Originaria: |
b. 766, fasc. "Girolamo Grimaldi 1575", cc.n.n.
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| Note: |
Cfr. L1187
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| Parole chiave: |
messa dello Spirito Santo, cappella, campane, salva di artiglieria, baldacchino, damasco cremisi, oro, reliquie, Te Deum
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| Comici: |
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| Persone notevoli: |
[Hieronimo Grimaldi (Girolamo Grimaldi)], [Castellano di Mantova (Cesare Riva)], Doge di Genova (Giacomo Durazzo Grimaldi), Cardinale Morone (Legato papale), Arcivescovo, Ambasciatore di Spagna, Principe di Melfi, Procuratori
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| Luoghi citati: |
Genova (chiesa di San Lorenzo, ponte de' Calvi)
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| Opere e soggetti letterari: |
Te Deum laudamus
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