Titolo: |
Claudio Monteverdi al [Cardinale Gonzaga]: «Con questa mia vengo pregando da Dio... » |
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Abstract: |
Monteverdi spera che, tramite il [Cardinale Gonzaga], il figlio sia accettato presso il Seminario romano e ottenga un beneficio che lo possa mantenere; senza questa possibilità, sia lui che il fratello morirebbero di fame. Monteverdi scrive poi di aver udito, durante il suo soggiorno a Roma, la signora Ippolita cantare molto bene; a Firenze ha invece sentito egregiamente cantare e suonare la figlia di Giulio Caccini; a Mantova, però, ha potuto gustare l'eccellenza della signora Adriana che «sa benissimo cantare, benissimo suonare e benissimo parlare». Ha dovuto assicurare alla Basile di essere molto apprezzata a Roma: la cantante pensa che il [Cardinale Gonzaga] non la consideri come la signora Ippolita, perchè non le manda alcune belle arie da cantare. Perciò Monteverdi chiede di inviare, tramite Sante Orlandi, la cantata con due chitarroni che aveva promesso, in modo che la possa far udire al Duca di Mantova un venerdì sera nella Sala degli Specchi. |
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Provenienza: |
Mantova, Archivio di Stato - Autografi
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Segnatura Originaria: |
b. 6, cc. 108-109
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Note: |
Cfr. C2671.
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Parole chiave: |
beneficio, liuto chitarronato, clavicembalo, venerdì sera
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Comici: |
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Persone notevoli: |
Claudio Monteverdi, Francesco Baldassarre Monteverdi, Massimiliano Giacomo Monteverdi, [Cardinale Ferdinando Gonzaga], Papa Paolo V, Prelato della Dataria, Ippolita Recupito Marotta, Francesca Caccini, Giulio Caccini, Adriana Basile, Cardinale Montalto, [Cardinale Borghese], Sante Orlandi
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Luoghi citati: |
Roma (Seminario romano), Firenze, Mantova (Palazzo Ducale: Sala degli Specchi)
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Opere e soggetti letterari: |
Cantata per voce e due chitarroni di Ferdinando Gonzaga
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