| Titolo: |
| Pandolfo Pico alla Marchesa di Mantova: «Anchor che in questi giorni santi... » |
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| Abstract: |
| La Marchesa di Mantova viene avvisata della morte di Raffaello d'Urbino, avvenuta la notte precedente, venerdì santo: un lutto profondo e unanime pervade tutta la corte papale. Pandolfo Pico racconta che il cielo ha dato uno dei segni mostrati alla morte di Cristo, «quando lapides scisi sunt», tanto che il palazzo pontificio ora minaccia di rovinare e il Papa, per la paura, è fuggito dalle sue stanze e si è rifugiato in quelle fatte fare da Papa Innocenzo. Il Pico invia alla Marchesa alcuni versi composti da diversi autori in morte di Raffaello. L'artista è stato sepolto con grandi onori nella «Rotonda», dove lui stesso ha dato ordine di costruire in sua memoria una sepoltura da mille ducati e di dotare la relativa cappella per la cifra di altrettanti ducati. Da Firenze arriva la notizia che pure Michelangelo sta male. |
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| Provenienza: |
Mantova, Archivio di Stato - Archivio Gonzaga
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| Segnatura Originaria: |
b. 864, fasc. XVI, cc. 551-552
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| Note: |
Cfr. C7567.
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| Parole chiave: |
venerdì santo, sepoltura, dotazione di cappella, versi
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| Comici: |
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| Persone notevoli: |
Pandolfo Pico della Mirandola, Marchesa di Mantova, Raffaello Sanzio di Urbino, Papa, Michelangelo Buonarroti
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| Luoghi citati: |
Roma (Palazzo pontificio, stanze di Innocenzo, «Rotonda» [Pantheon]), Firenze
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| Opere e soggetti letterari: |
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