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NEWS
 07.01.2010 - DON CHISCIOTTE per Mantova Teatro 09-10!
Martedì 12 gennaio 2010
Teatro Sociale, ore 21

FRANCO BRANCIAROLI
in
DON CHISCIOTTE

Progetto e regia di FRANCO BRANCIAROLI
Scena di MARGHERITA PALLI
Luci di GIGI SACCOMANDI
Costumi di CATERINA LUCCHIARI
Musiche di DANIELE D’ANGELO
produzione TEATRO DE GLI INCAMMINATI

“Don Chisciotte è un enorme trattato sull’imitazione: così come lui imita i cavalieri, io imito i cavalieri della scena”. Con questa premessa Franco Branciaroli, dopo l’originale edizione di Finale di partita in cui il protagonista parlava con la voce del doppiatore italiano dell’ispettore Clouseau, introduce al suo nuovo spettacolo tratto dal testo di Miguel de Cervantes. Branciaroli sarà infatti impegnato nel doppio ruolo di Don Chisciotte e Sancho Panza, cui darà, imitandole, le voci di Vittorio Gassman e Carmelo Bene. D’altro canto era desiderio dichiarato di Gassman realizzare il capolavoro di Cervantes, e lo stesso Bene, che lo aveva interpretato una volta, avrebbe voluto rifarlo con Eduardo: “Li immagino nell’aldilà – spiega Branciaroli – dove finalmente realizzano il sogno di mettere in scena il libro più d’avanguardia che ci sia, quello che ha aperto le porte dell’era moderna: il Don Chisciotte. Li faccio parlare e così, accanto ai personaggi, riprenderanno vita anche i loro dialoghi, i loro battibecchi, il loro immaginario, i loro personalissimi vezzi speculativi”. E il vagabondare verbale, divertente e commovente insieme, dei due mattatori ripercorrerà, in un clima di visionarietà che facilmente può far prendere per giganti dei mulini a vento, alcune delle scene più celebri del grande romanzo picaresco del siglo de oro spagnolo, dando loro nel contempo l’occasione di sfidarsi ancora su nuove “audaci imprese”, come a lungo fecero sui palcoscenici nazionali. Così ritroveremo anche le atmosfere di un teatro che non c’è più e che lo stesso Branciaroli, che con Bene ha recitato ai suoi esordi, ha preso per la coda: “Erano due avversari irriducibili – continua l’attore-regista – ma al fondo due artisti che si stimavano e forse, come Chisciotte e Sancho Panza, rappresentano un solo modo di pensare il mondo visto da due lati opposti”. Divertimento con un pizzico di nostalgia è la temperatura emotiva dello spettacolo, cui si aggiunge un continuo rispecchiarsi di finzione e realtà che invita alla riflessione sulla creazione artistica e sul teatro in sé; idea, questa, cui si ispirano le scene disegnate da Margherita Palli e illuminate da Gigi Saccomandi. Il finale? Non è una vera fine, cosa che sarebbe pertinente solo con il mondo dell’aldiquà: mentre nel tempo eterno i nostri due mattatori, e idealmente Branciaroli con loro, possono ripetere all’infinito, variandola e reinventandola, la rappresentazione.


Informazioni e prevendita:
Spazio Mtt
via San Longino 1/b
tel 0376 363079
mantovac@capitalespettacolo.191.it

aperto tutti i pomeriggi dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19
giovedì e venerdì anche dalle 10 alle 13
 11.12.2009 - ANNULLATO LO SPETTACOLO CONTROTEMPO
Lo spettacolo Controtempo con Francesca Reggiani previsto per venerdì 11 dicembre alle ore 21.00 presso il Teatro Sociale è stato annullato.

Si informano i possessori del biglietto che potranno essere rimborsati consegnado il biglietto stesso:

-presso il Tetro Sociale venerdì 11 dicembre dalle ore 20 alle ore 21
-presso lo Spazio Mtt di via San Longino fino al 23 dicembre negli orari di ufficio

Informazioni:

Spazio Mtt
via San Longino, 1/b - Mantova
tel 0376 363079

Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo
largo XXIV maggio, 13 - Mantova
tel 0376 221259
 30.11.2009 - SANDRO LOMBARDI e IAIA FORTE per Mantova Teatro 09-10!


Venerdì 4 dicembre 2009
Teatro Sociale, ore 21.00

E r o d i a d e ~ E r o d i à s

di Giovanni Testori

uno spettacolo di e con
Iaia Forte e Sandro Lombardi

costumi Stefania Cempini, Marion D’Amburgo
luci Gianni Pollini
suono Antonio Lovato


Già compagni di scena nell'Ambleto, 2001, Iaia Forte e Sandro Lombardi si riuniscono di nuovo in un dittico testoriano dedicato alla figura di Erodiade, su cui più volte si era cimentato lo scrittore di Novate. Due testi paralleli e pur diversissimi, che hanno in comune la volontà di consegnare la parola alla fisicità dell'interprete.
Nati separatamente, i due spettacoli confluiscono adesso in una unica messa in scena, più che giustificata dall'argomento, dall'autore e dall'affinità creatasi negli anni tra i due attori, che hanno anche condiviso con successo, nel 2007, I giganti della montagna di Luigi Pirandello.
Iaia Forte affronta dunque l'Erodiade (pubblicata da Testori nel 1969 e originariamente scritta per Valentina Cortese) nella riscrittura che l’autore ne fece nel 1984, mentre Sandro Lombardi si cimenta con l'Erodiàs uscita, dopo la morte di Testori, nel 1994. Come già si evince dai titoli, i due testi si differenziano principalmente dal punto di vista linguistico: in lingua italiana il primo, laddove il secondo porta alle estreme conseguenze l'invenzione sul linguaggio, inaugurata con L'Ambleto, Macbetto ed Edipus, tra 1972 e 1977, e poi ripresa nei Tre lai, di cui Erodiàs costituisce il pannello centrale, incastonata tra una Cleopatràs e una Mater strangosciàs.

A colpire Giovanni Testori nella vicenda dell’uccisione di Giovanni Battista, è soprattutto la figura di Erodiade, madre di Salomé. Nella scrittura di Testori, è stata lei stessa a spingere la figlia Salomé tra le braccia di Erode e a chiederle la testa di Giovanni, colpevole di aver rifiutato il suo amore.
Completamente identificata nella sua passione impossibile, Erodiade sfida il Dio carnale di Giovanni e cerca la morte in scena.
I motivi di fascino che hanno spinto Iaia Forte a mettere in scena "Erodiade" sono racchiusi nel testo, che contiene già in sé non solo la letteratura ma il teatro stesso.
La lingua di Testori, profondamente "materica", fatta di odori e colori, misteriosa e musicale, ha bisogno di essere interpretata non soltanto attraverso la parola, ma anche attraverso il corpo, con passione e lucidità. Questa lingua ha inoltre il merito di disegnare un personaggio femminile complesso e a volte contraddittorio, potente e "virile", innocente e corrotto al tempo stesso: un'occasione rara nel panorama drammaturgico italiano.
Alla fisicità prorompente di Iaia Forte e alla sua capacità espressiva spetta ora il compito di raccontare quello che Testori definisce un personaggio “a metà fra un Dio astratto e quello incarnato", in un continuo incontro-scontro con se stesso, con il divino, con l'amore e con il senso della vita stessa.

Per quanto riguarda Sandro Lombardi, siamo in un teatrino di qualche cittadina brianzola tra i laghi e i monti, dove un attore, identificandosi con Erodiàs, intona uno strampalato canto funebre. L’antica concubina di Erode inizia il suo lamento rimproverando il Battista di esserle apparso, tra i fumi del crepuscolo, troppo bello e seducente, e rievocando di lui ogni attrattiva, muscoli e randello compresi. Al di là della sua natura di compianto funebre, questo soliloquio è anche un canto d’amore: appassionato, struggente e disperato. Repentini scarti d’umore spostano di continuo il clima scenico dai toni altissimi della tragedia alla situazione quotidiana, anche baraccona e grottesca, di una stanca «subrettona» dalle bellezze appassite. Lo spettacolo si gioca tutto nel contrasto tra il riferimento biblico col suo sfondo palestinese e la fastosità barocca di un linguaggio che sposta la nota vicenda in un clima guittesco da teatro di varietà. La dimensione profondamente tragica e apocalittica di questo testo non impedisce insomma lo sbocciare di momenti di irresistibile comicità che Sandro Lombardi sa cogliere magistralmente.


Info e biglietti
Spazio Mtt
Via San Longino, 1/b
tel 0376 363079
Apertura della biglietteria presso il Teatro Sociale un’ora prima dello spettacolo

 24.11.2009 - ASCANIO CELESTINI per Mantova Teatro 09-10!
Venerdì 27 novembre
Teatro Sociale, ore 21

IL RAZZISMO È UNA BRUTTA STORIA
racconti di Ascanio Celestini
musiche di Matteo D’Agostino
suono di Andrea Pesce

Quando l’Arci mi ha chiesto di partecipare a questo progetto contro il razzismo ho risposto che l’avrei fatto volentieri, ma che non sarei riuscito a scrivere un nuovo spettacolo. Mi hanno detto che le avevano già sentite alcune storie mie sul razzismo, che potevo ripartire da quelle. Così ho fatto. Ho ripescato in un repertorio fatto di racconti detti fuori dai miei spettacoli. Racconti scritti in fretta dopo l’incendio di un campo nomadi, dopo il naufragio di una barca di emigranti in fuga o dopo la dichiarazione folle e calcolata di qualche politico. Intorno a questi frammenti ne ho messi altri e ho cucito una serie di storie vecchie e nuove alle quali se ne aggiungeranno altre nel corso della breve tournée.

Giancarlo Gentilini è riuscito a dichiararsi contrario anche ai cani immigrati quando l’anno scorso ha detto “noi non vogliamo le razze straniere, noi vogliamo quegli amici dell’uomo che accompagnavano i nostri agricoltori (...) sulle montagne”. Ed è proprio da questo repertorio che insieme a Matteo D’Agostino e Andrea Pesce siamo partiti per scrivere e montare le nostre brutte storie razziste.

Informazioni e prevendita
Spazio Mtt
Via San Longino 1/b
0376 363079
www.ticketone.it

Biglietteria aperta presso il Teatro Sociale un’ora prima dello spettacolo
 19.11.2009 - Visita il nuovo sito sulla programmazione teatrale WWW.MANTOVATERRADITEATRO.NET
Mantova terra di teatro è un progetto triennale, nato nel 2007, attraverso il quale prosegue l'impegno della comunità mantovana nella promozione e realizzazione delle attività culturali a Mantova.
La lunga tradizione teatrale, testimoniata dalla numerosa presenza di compagnie teatrali che hanno transitato a Mantova e dalla rilevante presenza di teatri pubblici e privati, ha consegnato alla città una preziosa eredità teatrale.

Grazie a questo progetto nasce anche il nuovo sito www.mantovaterraditeatro.net che permetterà al visitatore di trovare tutte le informazioni sulla la principale programmazione teatrale del territorio mantovano.

Visitalo anche tu!
» link segnalato
 16.11.2009 - 27 e 28 novembre 2009: FONTI INFORMATICHE PER LA STORIA DELLO SPETTACOLO


UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
DIPARTIMENTO DI LINGUISTICA, LETTERATURA E SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

FONDAZIONE “UMBERTO ARTIOLI” MANTOVA CAPITALE EUROPEA DELLO SPETTACOLO

Fonti informatiche per la storia dello spettacolo:
HERLA e AMAtI due modelli di banche dati

Verona, Foyer del Teatro Nuovo - 27 Novembre 2009, ore 14,30
Mantova, Sala Norlenghi - 28 Novembre 2009, ore 9,30


L’individuazione delle fonti documentarie di molteplici fenomeni rappresentativi e il loro spoglio sistematico, intrapreso negli ultimi decenni, hanno spinto il Dipartimento di Linguistica, Letteratura e Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Verona e la Fondazione “Umberto Artioli”, Mantova Capitale Europea dello Spettacolo, ad avviare un dibattito sui modelli di acquisizione informatica delle fonti dello spettacolo elaborati in questi anni, dedicando due giornate di studio al tema Fonti informatiche per la storia dello spettacolo: HERLA e AMAtI due modelli di banche dati.

Venerdì 27 novembre a Verona, ore 14.30, e sabato 28 novembre a Mantova, ore 9.30, il prof. Siro Ferrone dell’Università degli Studi di Firenze e dodici studiosi provenienti da varie Università e Istituti di ricerca italiani indagheranno le prospettive offerte alla ricerca scientifica del settore dall’impiego di nuovi strumenti informatici e illustreranno la concezione di due specifiche banche dati: l’Archivio Herla della Fondazione “Umberto Artioli” di Mantova e l’Archivio Multimediale dell’Attore Italiano (AMAtI) dell’Università degli Studi di Firenze.

L’archivio Herla, che compie quest'anno 10 anni d'attività, è una banca dati consultabile on-line frutto di un progetto di ricerca e inventariazione concepito da Umberto Artioli, Francesco Bartoli e Siro Ferrone; progetto che, proponendosi in un primo tempo di schedare la documentazione esistente sulla Commedia dell’Arte, conservata presso archivi italiani e stranieri, ha successivamente esteso la propria area di catalogazione a tutte le forme dello spettacolo nell’età dei Gonzaga fra il 1480 e il 1630.

AMAtI è un archivio informatico multimediale sugli attori italiani che dal XV al XX secolo hanno esercitato la propria professione nel teatro di prosa, nell’opera, nella danza, nel cinema, nella radio e nella televisione. Il progetto, ideato e diretto da Siro Ferrone, offre un facile accesso a voci biografico-artistiche esaurienti e originali, a un elenco di fonti e a una selezione di dati sulla carriera e su singole interpretazioni.


Luoghi del Convegno:

Foyer del Teatro Nuovo
entrata dal cortile della Casa di Giulietta
Via Cappello, 23
37121 VERONA

Sala Norlenghi della Fondazione BAM-MPS
Corso Vittorio Emanuele, 13
46100 MANTOVA


Per informazioni:

Dipartimento di Linguistica, Letteratura
e Scienze della Comunicazione
Università degli Studi di Verona
SIMONA BRUNETTI
simona.brunetti@univr.it
045-8028575

NICOLA PASQUALICCHIO
nicola.pasqualicchio@univr.it
045-8028585


Fondazione “Umberto Artioli”
Mantova Capitale Europea dello Spettacolo
ALICE RABAGLIA
fondazione@capitalespettacolo.it
0376-221259
www.capitalespettacolo.it
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