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NEWS
 07.06.2019 - OPEN FESTIVAL MANTOVA
OPEN Festival
Teatro Urbano e Nouveau Cirque
Mantova 7/9 giugno 2019 dalle ore 17
 
Dopo il successo della prima edizione, Mantova tornerà a parlare il linguaggio del teatro urbano, per costruire un dialogo diretto e immediato con il pubblico.
 
Tre giorni straordinari in cui la città inviterà tutti a vivere la vocazione originaria della Festa del teatro: un palcoscenico sotto le stelle con spettacoli fino a notte fonda fra le piazze del centro e i giardini di Palazzo Te che al tramonto aprirà i cancelli al pubblico. 
Una seconda edizione che si svilupperà quest’anno con 14 compagnie, 58 eventi tra spettacoli e laboratori e la sorprendente passione di oltre 50 giovani artisti.
 
Se la prima edizione ha raccolto un consenso che ha sorpreso gli stessi organizzatori, la seconda edizione diventa una grande sfida: con il teatro urbano lo spazio si trasforma in un luogo in cui l’arte dialoga, gioca e scommette con il suo pubblico.
Una panchina, un marciapiede, un sottoportico davanti ad un negozio, il dehor di un bar, una piazza, un giardino o lo splendore di un palazzo saranno i luoghi del Festival: palcoscenici a cielo aperto dove gli attori e i cittadini intrecceranno, forse anche inconsapevolmente, i loro racconti.
Sarà un programma assai più ricco della prima edizione e sarà diffuso in molti luoghi a partire dalle ore 17 di ciascuna giornata: a Piazza Mantegna, Piazza Marconi, Giardini del Te, Loggia delle Muse ed Esedra del Palazzo, si aggiungeranno quest’anno Piazza Cavallotti, Piazza Erbe, Piazza Concordia e Piazzale Montelungo.
 
Le proposte spazieranno dalla ricerca sul ritmo, in rapporto allo spazio aperto della piazza, del grande spettacolo con macchinari scenici in movimento di Ondadurto Teatro, “C’era una volta”, dedicato alle fiabe, alla poesia misteriosa di “A Tempo”, racchiusa nell’acrobatica dei Cia Vaya, compagnia proveniente da Barcellona. Grande attesa per “Tutti Frutti” di LPM, compagnia con sede in Francia, che si è rivelata una delle più interessanti realtà nel panorama di ricerca internazionale, in grado di coniugare giocoleria, danza contemporanea e comicità demenziale. E ancora: lo slapstick comico e il lavoro sul clown saranno la cifra stilistica di Circo Pacco con “100%Paccottiglia”, The Squasciò con “Just Married” e dell’attrice Angela Delfini, con “Angela Delfini ti spiega come funziona tutto”, mentre le gag intramontabili del teatro di strada verranno proposte in “Why Not” di Piero Ricciardi. Ancora acrobatica, ma in chiave comica, con “Las Bailarinas” di El trio la la la da Barcellona, per poi arrivare al limite del demenziale con “The Loser” dello strampalato e surreale one-man-show Matteo Galbusera, a cui si aggiunge una versione originale e clownesca della street dance nella performance “Bittersweet” della strana coppia Umami Dance Theatre, proveniente da Madrid. Fuoco, fiamme e virtuosismi sui trampoli per la parata “Devil’s Parade” di Accademia Creativa nelle vie del centro storico e l’irrinunciabile atmosfera del circo nel tendone di Magdaclan, presso piazzale Te, con lo spettacolo “Emisfero”. A tarda sera la delicata e incorporea performance di sand art “Nessuno Altrove” di Ermelinda Coccia chiuderà con le sue storie di sabbia le notti del Festival.
 
Anche quest’anno OPEN Festival ha lanciato una Call for Artist per selezionare giovani compagnie emergenti, alla quale hanno risposto più di 30 realtà con le loro proposte.  I sei spettacoli selezionati saranno votati dal pubblico durante le rappresentazioni al Festival, per decretare infine lo spettacolo vincitore del premio della sezione OFF.
 
Lo spazio dedicato alla Commedia dell’Arte si conferma anche quest’anno alla Loggia delle Muse e sarà riservato ai tre giovani finalisti che si sono aggiudicati il premio del concorso “I giovani e la Commedia dell’Arte” del 12 aprile.
 
In sintesi:
  • 14 le compagnie coinvolte, di cui 4 straniere: 8 compagnie di teatro urbano, teatro di strada, danza e performing art e 5 compagnie emergenti (spettacoli gratuiti);
  • 3 performance di Commedia dell’Arte;
  • 1 compagnia di nouveau cirque con Chapiteau (spettacolo a pagamento);
  • 3 laboratori per giovanissimi (gratuiti);
 
per un totale di  58 eventi tra spettacoli e laboratori.
 
Tutti gli spettacoli e i laboratori sono gratuiti ad esclusione dello spettacolo Emisfero del Circo Magdaclan.
 
E inoltre:
  • Attività di Alternanza Scuola Lavoro con coinvolgimento di due Istituti cittadini:  Liceo Virgilio e Ites Pitentino, per un totale di circa 25 giovani coinvolti;
  • Creazione di un gruppo di volontari per il coinvolgimento attivo della cittadinanza.
 
Location:
  • Piazza Mantegna
  • Piazza Marconi
  • Giardini del Te
  • Loggia delle Muse
  • Esedra di Palazzo Te
  • Piazza Cavallotti
  • Piazza Erbe
  • Piazza Concordia
  • Piazzale Montelungo
  • Sala delle Capriate – Piazza L.B. Alberti
  • HUB Santagnese10
  • Arci Tom - Borgochiesanuova
 
 
 
 
 04.03.2019 - FESTA DELLA MUSICA 2019
Sabato 22 giugno dalle 18 Mantova si fa musica!
 
L’estate a Mantova si apre anche quest’anno con la quarta edizione della Festa della Musica, importante manifestazione popolare ed europea che coinvolge professionisti e dilettanti, giovani e meno giovani prevenienti da scuole, bande, organizzazioni oppure liberi cittadini con grande spirito artistico e voglia di partecipazione.
 
La Festa della Musica invade le piazze della città, i luoghi magici del nostro patrimonio storico e gli spazi più importanti per la nostra identità. Vengono confermate location suggestive come Piazza Mantegna, Rotonda di San Lorenzo, Loggia del Grano, Piazza Canossa, Pescherie di Giulio Romano, Conservatorio e Palazzo Te. Si aggiungono, in una logica di inclusione e coinvolgimento dei cittadini, le sedi di Te Brunetti e Lunetta, quartiere che sabato 22 giugno sarà animato anche dalla festa di quartiere.
 
Nelle scorse edizioni la partecipazione dei gruppi è stata molto importante: più di 150 musicisti con un totale di circa 50 gruppi che si sono alternati nei palchi cittadini fino a sera inoltrata.
 
Protagonisti essenziali sono ancora una volta le scuole di musica del territorio, come Conservatorio, Schola Cantorum Pomponazzo, Nuova Scuola di Musica, Associazione culturale l’Orfeo, Consonanze, Diabulus in Musica e la Banda della città di Mantova. Un team eccezionale, pronto a coordinarsi con la Fondazione Artioli per la piena riuscita di una festa le cui parole chiave sono coinvolgimento, inclusione e naturalmente divertimento.
 
L’iniziativa ha l’appoggio degli esercenti del centro che come ogni anno supportano e condividono il programma.
 
Per coloro che non riuscissero a partecipare come musicisti rimane la possibilità di dar sfogo al proprio talento con i pianoforti di Suonami che tornano ad animare le vie del centro, per regalare una colonna sonora sempre nuova alla città.
 
Programma scaricabile a questo link:  http://bit.ly/2IxhXm0
 

 
Per info e invio schede scrivere a:
fondazione@capitalespettacolo.it
 
facebook : festa della musica mantova
istagram: fondazioneartioli
www.capitalespettacolo.it
www.festadellamusica.beniculturali.it
 
 
 28.02.2019 - CALL OFF PER OPEN FESTIVAL
 26.02.2019 - LA BISBETICA DOMATA
Martedì 26 febbraio 2019 ore 21
LuganoinScena Centro d’arte Contemporanea teatro Carcano
LA BISBETICA DOMATA di William Shakespeare
con Tindaro  Granata e Angelo di  Genio
Regia di Andrea Chiodi
 
La sera del 26 febbraio al Teatro Sociale di Mantova verrà rappresentata una rilettura en travesti del celebre capolavoro shakesperiano “La bisbetica domata”, un’ode alla capacità manipolatoria della parola, al fascino del linguaggio e al suo potere di cambiare la realtà.
La bisbetica domata, o “addomesticata” come si tradurrebbe alla lettera, è una delle prime commedie del vate inglese, forse la più contorta, senza dubbio la più discussa. Una commedia che, suo malgrado, ci fa ridere perché ricca di atrocità e di strani rapporti, dove l’amore non è amore, ma puro interesse, dove la finzione è uno degli ingredienti salienti; insomma una sfida complessa che ha indotto la regia a riportare in scena il gioco elisabettiano del travestimento, perché in fondo i rapporti sono così falsati, così costruiti, che solo una bizzarra novità poteva rendere bene l’idea dei cuori selvatici, appunto da addomesticare. La trama è nota: una donna, Caterina, detta la bisbetica, per avere un posto nella società si fa uomo e parla come un uomo di potere, poi si sottomette con riluttanza a Petruccio per diventare la regina della casa. È un’astuzia terribile e amara, piena di una finta rivalsa, la cui eco arriva fino ai nostri giorni, tanto che il suo monologo finale, in cui si elencano i doveri di una buona moglie, rimane ancora oggi uno dei testi più ambigui e commentati di tutti i tempi.
 
 
 10.01.2019 - VINCENT VAN GOGH - L'ODORE ASSORDANTE DEL BIANCO
Alessandro Preziosi diventa Vincent Van Gogh in un thriller psicologico che mozza il fiato
La sera del 6 febbraio approda al Teatro Sociale Vincent Van Gogh – l’odore assordante del bianco, spettacolo scritto dal prolifico Stefano Massini, autore della fortunata Lehman Trilogy, tradotta in ben 14 lingue, e noto volto televisivo grazie alle sue incursioni a Piazzapulita su La7. La sceneggiatura scarna, ma estremamente poetica, trasporta lo spettatore indietro nel tempo, fino al 1889: lì vive un Van Gogh ormai stanco e malato, animato solo dalla speranza che il fratello Theo lo possa aiutare a fuggire dal manicomio in cui è stato rinchiuso. Il pittore olandese prende vita grazie all’interpretazione di Alessandro Preziosi, che ne rende alla perfezione le nevrosi e le paure, la sensazione di marcire dentro a quattro mura talmente bianche da accecarlo e renderlo facile vittima di allucinazioni e deliri sempre più frenetici.  La solitudine è la sua unica compagnia e la sua mente si riempie di echi di voci che si rincorrono e si sovrappongono sempre più simili ad ossessioni, in cui il confine tra sogno e realtà diventa a mano a mano più labile. Come può̀ un grande pittore sopravvivere in una gabbia dove il colore non esiste e non potrà mai esistere? Questa domanda diventa lo spunto per una riflessione sul tema della creatività e sul ruolo dell’artista nella società contemporanea. Così la metafora del temporaneo isolamento in manicomio di Van Gogh dà voce ai miraggi e alle inquietudini che animano i nostri giorni, grazie alla profondità ipnotica di un testo che si è aggiudicato il Premio Tondelli a Riccione Teatro 2005.
 
 08.01.2019 - UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO
“UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO” tratto dall’omonimo romanzo di Vincenzo Cerami con Massimo Dapporto
musiche originali di  Nicola Piovani
adattamento e regia di Fabrizio Coniglio
 
Martedì 8 gennaio al Teatro Sociale sarà di scena “Un borghese piccolo piccolo”, tratto dal romanzo di Vincenzo Cerami che lo stesso Pier Paolo Pasolini presentò agli editori. La storia, diventata famosa grazie al capolavoro cinematografico di Mario Monicelli con Alberto Sordi, è un ritratto di agghiacciante attualità.
La tinta grottesca con cui Cerami descrive le umili aspirazioni del protagonista Giovanni, il “piccolo” borghese vengono trasposte sul palcoscenico grazie alla bravura di Massimo Dapporto, attore capace di rendere il ridicolo e il tragico nello stesso tempo, con sfumature di grande umanità. Le musiche del premio Oscar Nicola Piovani scandiscono le vicende dei protagonisti, sottolineandone la solitudine e la meschinità. Si tratta di una tragicommedia che, se nella prima parte riesce a regalare momenti di esilarante comicità̀, ha poi un’evoluzione che culmina in un epilogo estremamente drammatico.  Il borghese è Giovanni Vivaldi, un uomo di provincia, il cui maggior desiderio è quello di sistemare suo figlio Mario proprio in quel ministero in cui lavora da oltre trent’anni. Ma come ottenere una raccomandazione per il figlio? Da questa domanda ha inizio la sua ricerca disperata di una scorciatoia, in questo caso rappresentata dalla Massoneria, per garantire un futuro al ragazzo. Ma proprio il giorno del concorso, mentre Giovanni e il figlio si stanno recando al ministero, dei rapinatori in fuga sparano e accidentalmente colpiscono Mario che muore. La reazione di Giovanni sarà imprevedibile.
 
 
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